Portablocco con copertina rigida in noce con carta 70 g/m2 A4 a righe

Transfer serigrafico:

Il transfer serigrafico consiste nella stampa con inchiostri serigrafici a caldo che vengono depositati su una speciale carta siliconata attraverso una termopressa. In questo modo, è possibile realizzare stampe più complesse, rispetto alla serigrafia convenzionale dove l’inchiostro si applica direttamente sul telaio. Un altro grande vantaggio dovuto all’utilizzo della carta è che si può utilizzare su superfici diverse. Questa tecnica è consigliata per il merchandising tessile come t-shirt, cappellini, zaini o borse. Sebbene sia una tecnica più costosa rispetto alla serigrafia, il risultato finale è più attraente, ed indispensabile per quei loghi con una grande varietà di colori.

Transfer digitale:

Il transfer digitale è una tecnica di stampa che consente di replicare un logo a tutto colore come in una fotografia. Il logo viene riprodotto su una speciale pellicola termoadesiva e successivamente stampato sul prodotto attraverso una pressa a caldo. Il grande vantaggio è che utilizza degli speciali inchiostri che sono più resistente ai lavaggi rispetto agli inchiostri tradizionali. Tuttavia, affinché il logo resti in buone condizioni per molto tempo, è consigliato utilizzare programmi di lavaggio poco aggressivi ed evitare di passare il ferro da stiro direttamente sull’immagine.

Tampografia:

La tampografia è una tecnica di stampa indiretta perché permette di riprodurre il logo ad uno o più colori attraverso l'utilizzo di un tampone di silicone. In pratica il tampone viene premuto prima contro la piastra in acciaio (o fotopolimero) dove è stato inciso e colorato il logo, e poi sull’oggetto da personalizzare, più o meno con lo stesso meccanismo di un timbro. Essendo il tampone di silicone molto morbido, si può utilizzare su superfici dalle molteplici forme. Tra l’altro questa tecnica si stampa è economica e facile da implementare, motivo per cui è una delle più popolari nel settore dei regali aziendali.

Laser:

Esattamente come la classica incisione laser, la superficie dell’oggetto viene “bruciata” disegnando il logo. La sostanziale differenza sta nel fatto che in questo caso il raggio laser viene prodotto da CO2 e attraverso una serie di specchi e vetri confluisce sul materiale da tagliare fondendolo nel punto di contatto effettuando così il taglio.