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Cos’è il rebranding? Quali fattori vanno presi in considerazione?

Scritto da Gift Campaign in 09/07/2025
rebrand è reinventarsi


I marchi cambiano: crescono e si evolvono. A cosa pensi quando senti la parola rebranding o riposizionamento? In cosa consiste esattamente? Con l’articolo di oggi vogliamo spiegarti in cosa consiste il rebranding e darti alcuni suggerimenti, ti racconteremo i retroscena del cambio e quando è necessario sottoporsi a questo processo.

 ·   Che cos’è il rebranding?

Il rebranding è una strategia di marketing che prevede il ridisegno dell’identità visiva e comunicativa di un’azienda, ovvero la sua brand identity. Si tratta di una trasformazione, a volte radicale, della percezione che il pubblico ha di un brand, con l’obiettivo di renderlo più coerente con i nuovi valori, obiettivi o target dell’azienda.Questa strategia può coinvolgere il logo, i colori, il tono di voce, il nome, il sito web, fino ad arrivare a un cambiamento totale dell’essenza del marchio. In altre parole, il rebranding è una ridefinizione di ciò che l’azienda rappresenta, spesso dettata dalla volontà di restare competitivi in un mercato in continua evoluzione.

Tuttavia, esiste una differenza tra il concetto di rebranding e quello di riposizionamento del marchio a seconda del livello in cui viene effettuato all’interno dell’azienda.

  • Riposizionamento: significa ridefinire la strategia del brand, aggiornando la proposta di valore, il linguaggio e il messaggio per adattarsi meglio al mercato. Si tratta di un cambiamento più interno e strategico, che mira ad allineare il brand con nuove esigenze, pur conservando parte della sua essenza originale.
    Esempio: McDonald’s, che ha cambiato il colore dominante del logo da rosso a verde per comunicare un’immagine più salutare e sostenibile, mantenendo però riconoscibili gli altri elementi distintivi. (Fonte)
  • Rebranding: comporta un cambiamento più profondo e visibile. Può includere una nuova denominazione, un logo completamente diverso o un nuovo packaging. È una vera e propria operazione di rinnovamento del marchio.
    Esempi:
    • Facebook, che ha cambiato nome in “Meta” per esprimere una nuova visione aziendale.
    • Barilla, con la linea “Al Bronzo”, ha adottato un nuovo packaging per comunicare un posizionamento premium. (Scopri di più)
social media


Non esiste un approccio specifico per affrontare il processo di rebranding. Può essere una trasformazione completa, come ad esempio cambiare completamente il concetto dell’azienda o prendere una nuova direzione con il prodotto o servizio per il quale l’azienda è conosciuta. Però può anche essere una trasformazione più piccola e semplice come cambiare il logo.

 ·   Qual è l’obiettivo del rebranding?

Il rebranding può essere effettuato cambiando il nome dell’azienda, ridisegnando il logo, aggiornando l’immagine del marchio o includendo nuovi approcci al settore per adattarsi alle ultime tendenze.

L’obiettivo principale di un’iniziativa di rebranding è far apparire un marchio o un’azienda in modo diverso agli occhi dei potenziali consumatori. Ma ci sono molti altri motivi per cui un’azienda arriva a questa decisione. Rinnovare un marchio potrebbe essere necessario per aggiornare l’azienda perché percepita come obsoleta. L’azienda potrebbe voler raggiungere un nuovo pubblico di destinazione, soprattutto quando è in atto un processo di espansione verso nuovi mercati; oppure quando è in fase di acquisizione o assorbimento. Come puoi vedere, ci sono diversi motivi per cui un’azienda può subire questo cambiamento.

Inoltre un’azienda o un marchio può anche presentare una nuova immagine per migliorare la propria reputazione o per differenziarsi dalla concorrenza nel settore in cui opera. Qualunque sia la ragione, quello che bisogna tenere in considerazione è che ci sono alcune aziende che abusano di questa strategia per cercare di trarre vantaggio dalle circostanze. Ad esempio, ci sono aziende che si presentano come entità sostenibili ed ecologiche semplicemente perché è una tendenza popolare e non perché credono in questo movimento.

 ·   Cambiare o non cambiare, questo è il dilemma!

Il rebranding può essere un’opportunità di crescita o un rischio. Airbnb, ad esempio, ha affrontato critiche dopo il cambio di logo, ma ha mantenuto la sua identità.

Tuttavia, quando è fatto bene, può riallineare il brand ai nuovi bisogni del mercato e rafforzare il legame con clienti e partner.

disegnare un logo


Il processo può essere complicato e costoso, ma se eseguito correttamente può essere un rilancio per l’azienda. Ci si potrà allineare meglio alle esigenze dei consumatori e dei partner commerciali. Inoltre, nel mondo di oggi è inevitabile che le aziende si adattino costantemente ai cambiamenti del mondo digitale, ma in questo modo possono rimanere competitive nei rispettivi settori.

Per quali motivi si dovrebbe fare un cambio di marchio?

  • Un mercato in rapida evoluzione: la concorrenza cambierà sempre e, per stare al passo, le aziende devono anche stare al passo con le nuove tecnologie e gli sviluppi del settore.
  • Ottenere un nuovo posizionamento: quando il marchio e la visione dell’azienda non sono più allineati, è un buon momento per cambiare strategia per comunicare chi sei.
  • Quando ha luogo un’acquisizione di una società o una fusione: si deve dare un messaggio chiaro su chi è la nuova società, cosa e dove si trova.
  • Gestione della reputazione: si tratta di un’azione reattiva drastica quando un’azienda subisce un danno alla sua reputazione. È una buona occasione per resettare e ripartire da zero.
  • Il lancio di nuovi prodotti e servizi: le aziende possono lanciare nuovi prodotti e servizi nel corso degli anni. Si evolvono e con loro l’immagine del brand.
  • Nuovo management: quando si unisce un nuovo CEO, di solito ci sono grandi cambiamenti, una nuova direzione per l’azienda. È un’opportunità per rilanciare il marchio.
  • Differenziazione: per distinguersi all’interno del settore bisogna differenziarsi dalla concorrenza per evitare di essere troppo simili. In questo modo i clienti percepiranno il brand come unico e con una proposta di valore innovativa.

 ·   Fattori da considerare in un progetto di rebranding

Stai pensando di fare un cambio di marchio? Per iniziare, una preparazione adeguata è fondamentale per affrontare con successo un processo di rebranding. Per questo motivo, i seguenti fattori dovrebbero essere presi in considerazione durante il processo prima di prendere una decisione:

  • Quanto costerà? Prima di tutto, bisogna chiedersi quanto costerà fare il rebranding e quali benefici porterà. È molto utile fare una simulazione preventiva del sito web, della strategia di marketing e di come implementare la nuova identità visiva.
  • Quanto tempo servirà? Chiediti quanto tempo sei disposto a dedicare al processo di rebranding. Quali risorse sono disponibili per lavorare a questo progetto? Sarà necessario l’aiuto di una terza parte, come un’agenzia? Fare questo cambiamento richiede una combinazione di esperienza e conoscenza dell’azienda.
  • Come reagirà il pubblico? Bisogna tenere conto di come i partner commerciali, dipendenti e clienti prenderanno il cambio. Affinché la vedano in maniera positiva è importante farli sentire coinvolti, farli sentire parte di questo processo. Queste sinergie possono essere realizzate attraverso social network, newsletter, articoli di blog o attraverso regali per i clienti. In questo modo vengono incoraggiate anche la trasparenza e la lealtà.
  • Quale sarà l’essenza del nuovo brand? Affinché il rebranding abbia successo, è necessario definire bene cosa verrà cambiato. Quale sarà l’essenza del marchio adesso? Devi stabilire quale sarà la missione, la visione e la proposta di valore che renderanno unica la tua azienda dopo il cambiamento.
lavagna con significato rebranding


Una volta valutati tutti questi aspetti e presa la decisione, creato un buon piano e stabilito un programma realistico, è importante comunicare questa decisione al resto dell’azienda per permette a tutti di farsi un’idea di chi sarà direttamente coinvolto e cosa ci si aspetta da ciascuna parte.

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