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Come lanciare una campagna solidale nella tua azienda

Scritto da Gift Campaign in 02/12/2025

Sempre più dipendenti, investitori e consumatori chiedono alle aziende trasparenza e comportamenti etici. Per questo la responsabilità sociale d’impresa (RSI) sta assumendo un ruolo sempre più centrale. In alcuni casi, come in Italia con la Legge 2024/125, del 25 settembre 2024, per la promozione della responsabilità sociale, esistono obblighi di rendicontazione non finanziaria, soprattutto in ambito di sostenibilità.

In questo contesto, le campagne solidali rappresentano una delle modalità più semplici ed efficaci per tradurre concretamente l’impegno sociale e ambientale di un’azienda. Non richiedono strutture complesse, ma serve chiarezza d’intenti e buona organizzazione, in modo che abbiano un impatto reale sia all’interno sia all’esterno dell’azienda.

Di seguito vediamo come promuovere una campagna solidale e quali passaggi seguire per ottenere risultati concreti, partendo dai vantaggi di queste iniziative per il tuo brand.

 * Campagne solidali come leva di marketing

Integrare iniziative benefiche nella strategia di marketing può aiutare il brand a costruire un’immagine più umana e vicina alle persone. Mostrare un impegno reale verso cause sociali aumenta fiducia e credibilità, creando una percezione positiva che distingue l’azienda dai concorrenti.

Inoltre, le campagne solidali offrono contenuti di qualità per i diversi canali di comunicazione: storie reali, testimonianze, fasi del progetto, consegne di materiali o giornate di volontariato. Questo tipo di contenuti crea un legame emotivo con il pubblico e spesso genera maggiore interazione e visibilità. In sostanza, l’azienda promuove un’azione positiva, ottiene contenuti autentici e rafforza la propria identità come realtà con uno scopo.

Infine, coinvolgere dipendenti e clienti aumenta il senso di partecipazione. Quando le persone si sentono parte di una causa significativa, cresce il loro legame con l’azienda. E se il team può contribuire alle decisioni, scegliendo cause che sentono vicine, impegno e motivazione si moltiplicano.

 * Quando avviare una campagna solidale

Le campagne solidali non vanno improvvisate: richiedono pianificazione e attenzione al momento giusto. Anche se si possono organizzare in qualsiasi periodo dell’anno, ci sono momenti in cui partecipazione e coinvolgimento sono maggiori:

  • Natale: il periodo più forte per questo tipo di iniziative. Cresce la sensibilità sociale, i dipendenti sono più motivati e molte ONG lanciano progetti specifici, come raccolte di giocattoli, alimenti o vestiti. Ad esempio, Gift Campaign partecipa ogni anno all’iniziativa “Operación niño de la Navidad”, inviando pacchetti con giocattoli, prodotti per l’igiene e materiale scolastico a bambini in difficoltà nel mondo. Ogni dipendente riceve una scatola con un contributo aziendale e può completarla con altri dettagli scelti da lui.
  • Date chiave del calendario: alcune giornate sono perfette per legare la campagna a cause specifiche, come la Giornata Mondiale dell’Ambiente (sostenibilità e riciclo), la Giornata del Libro (cultura) o il rientro a scuola (raccolta materiale didattico).
  • Momenti interni all’azienda: anniversari, inaugurazioni di sedi, lanci importanti o convention interne possono diventare occasioni ideali per mobilitare il team.
  • Eventi straordinari o emergenze: in caso di catastrofi naturali o emergenze umanitarie, una risposta rapida dell’azienda dimostra impegno e vicinanza alla comunità.

Scegliere il momento giusto aumenta la partecipazione e permette di collegare la campagna a messaggi rilevanti, rafforzando l’identità dell’azienda come realtà impegnata.

 * Come scegliere la causa giusta

Un passaggio fondamentale è selezionare con attenzione l’ONG o la causa da supportare. L’obiettivo non è partecipare a qualsiasi iniziativa, ma trovare una causa coerente con l’identità aziendale, che possa avere continuità e rafforzare la credibilità del brand.

Quando la causa riflette i valori aziendali, l’impegno è autentico e facile da comunicare, sia internamente sia esternamente. La coerenza aiuta a far percepire la campagna come parte della cultura aziendale, non come un episodio isolato.

È importante anche che l’ente con cui collabori sia trasparente, affidabile e con una buona reputazione. Informarsi su progetti, gestione delle risorse e impatto delle azioni aiuta a generare fiducia tra dipendenti, clienti e partner.

Inoltre, considerare una collaborazione a lungo termine permette di ottenere un impatto maggiore e sviluppare progetti più ambiziosi. Infine, è utile scegliere cause i cui risultati siano misurabili: persone aiutate, risorse consegnate o miglioramenti concreti contribuiscono a dare visibilità all’efficacia della campagna.

 * Alcune iniziative solidali efficaci

Non tutte le campagne solidali funzionano allo stesso modo. Esistono diversi modelli, alcuni più adatti a seconda dell’azienda, del profilo dei dipendenti e degli obiettivi di impatto.

Ecco alcune delle iniziative più efficaci:

  • Raccolte fisiche: le campagne più tradizionali e semplici da organizzare. Generano un feedback immediato, perché le donazioni sono tangibili e l’avanzamento dell’iniziativa è visibile giorno per giorno. Funzionano bene a Natale, nel rientro a scuola o in emergenze sociali.
  • Donazioni economiche con matching: l’azienda raddoppia o integra le donazioni dei dipendenti. Questo aumenta l’impatto della campagna e la motivazione, perché ogni contributo “vale doppio”.
  • Volontariato aziendale: organizzare giornate di collaborazione con ONG, supporto a gruppi vulnerabili, pulizie di spazi naturali o assistenza logistica a eventi solidali. Rafforzano sia l’impegno sociale dell’azienda sia la coesione del team.
  • Prodotti solidali: campagne in cui il ricavato di un prodotto, totale o parziale, va a una causa sociale. Funziona bene in fiere, eventi aziendali o campagne con clienti.
  • Azioni interne: sfide sportive, competizioni tra team, aste interne, mercatini solidali o lotterie benefiche creano un alto livello di partecipazione tra i dipendenti.

 * Come coinvolgere il team?

Il coinvolgimento del team è fondamentale per generare un impatto reale. È quindi essenziale spiegare chiaramente il senso dell’iniziativa: chi ne beneficia e quale impatto può avere. Quando le persone comprendono il valore della campagna, la partecipazione diventa motivata, non un obbligo.

Coinvolgere i dipendenti fin dall’inizio, soprattutto nella scelta della causa, aumenta la partecipazione spontanea. Si possono anche nominare ambasciatori interni o creare piccoli gruppi organizzativi per gestire la campagna.

Le call to action devono essere semplici, chiare e stimolanti. Piccoli obiettivi intermedi mantengono vivo l’interesse: mostrare l’avanzamento della raccolta, fissare target settimanali o proporre sfide incentiva la partecipazione attiva.

Infine, è importante offrire flessibilità negli orari delle attività in presenza e consentire la partecipazione online, adattando la campagna ai diversi profili dei dipendenti. Tutti devono avere la possibilità di contribuire, indipendentemente dal ruolo o dalla disponibilità.

 * Comunicazione attiva: parte essenziale della campagna

Il modo in cui si comunica prima, durante e dopo una campagna solidale è importante quanto l’azione stessa.

Per cominciare, è utile sfruttare i canali interni, come l’email aziendale o l’intranet, per lanciare la campagna in modo efficace, suscitando interesse e generando le prime adesioni. Allo stesso tempo, a livello esterno, i social network rappresentano un alleato prezioso: permettono di amplificare il messaggio e dare visibilità fin dall’inizio, adattando sempre il tono al pubblico di riferimento.

Durante la campagna, lo storytelling diventa uno strumento chiave: condividere storie reali dei beneficiari, mostrare immagini del processo o raccontare piccoli progressi aiuta a umanizzare l’iniziativa e a creare un legame emotivo con dipendenti e clienti coinvolti nel progetto.

Inoltre, durante e dopo la campagna è importante condividere pubblicazioni, report e aggiornamenti sui risultati ottenuti e sui fondi raccolti. È consigliabile anche fare un monitoraggio e mostrare in maniera chiara come vengono utilizzati i benefici raccolti. In altre parole, trasparenza e tracciabilità sono due pilastri fondamentali della strategia di comunicazione di una campagna solidale.

Infine, ringraziare pubblicamente tutti i partecipanti è un gesto molto apprezzato, che permette di chiudere l’iniziativa positivamente. In questo modo non solo si rafforza il senso di orgoglio e appartenenza, ma si consolida anche l’impegno per future iniziative.

 * Campagne solidali: generare impatto sociale dall’azienda

In sintesi, le iniziative benefiche sono molto più di campagne occasionali: rafforzano i valori aziendali, uniscono il team e generano un impatto positivo sulla società. Se pianificate bene, con obiettivi e cause coerenti con l’azienda e comunicate in modo chiaro e trasparente, diventano strumenti potenti di coesione, reputazione e impegno.

Lanciare questo tipo di iniziative non richiede grandi risorse, ma volontà, organizzazione e dedizione. Allora, cosa aspetti a far partire la prossima campagna solidale nella tua azienda?

Pubblicato in Tendenze e tagged marketing.
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